Introduzione
In questo articolo ti parlerò un concetto a molti famigliare e per molti altri ancora del tutto sconosciuto: la inflazione dello stile di vita (o in inglese Lifestyle Inflation). Che cosa significa? Perché è fondamentale conoscerla? Cosa posso fare per combatterla? Cercherò di rispondere a tutte queste domande e a dare una mia visione al riguardo nelle prossime righe. Enjoy!
Lo scenario tipico
Un giovane risparmiatore, appena entrato nel mondo del lavoro, pianifica di risparmiare una certa quantità di denaro nel suo primo anno da salariato e una cifra ancora più alta nel secondo e così via. Sembra un piano razionale e anche ragionevole, no? Eppure dopo un anno di risparmi, al ormai ex-studente con un anno di carriera alla spalle, il vecchio appartamento condiviso con altri due amici non va più bene, vuole un 3 locali da solo, magari vicino al centro e all’ufficio. Inoltre si rifà il guardaroba, esce la sera quasi sempre, preferisce non cucinare a casa ma comprare cibo d’asporto, si gode le sue dodici vacanze annuali e decide di cambiare auto non perché rotta ma semplicemente vecchia, prendendo una auto che non potrebbe comprare, in leasing.
Quello appena descritto è il tipo scenario che viene chiamato “Lifestyle Inflation”, in italiano l’inflazione dello stile di vita.
Definizione
Il fenomeno appena descritto avviene quando una persona all’aumentare del suo stipendio, aumenta le sue spese. Queste spese, sia chiaro, non sono quelle essenziali per vivere, che sì aumentano per l’inflazione, ma sono ben più che compensate con l’aumento di salario anno dopo anno, si tratta invece di spese accessorie che nella maggior parte dei casi sono inutili, come appunto appartamenti più recenti, auto di fascia più elevata, vestiti, elettronica di consumo, vacanze, ec.
Come combatterla
Che cosa deva fare quindi un giovane (o meno) risparmiatore per evitare di cadere in questa trappola? Molto semplice: avere la giusta mentalità. I grandi piani di risparmio super dettagliati, in cui si elenca dove vanno investiti i propri risparmi in maniera quasi maniacale, servono solo per sentirsi sicuri, ma raramente si seguono alla lettera, è però vero che è importante avere una direzione verso dove si voglia andare. Tornando alla mentalità giusta, per descriverla bene potrei immaginare di avere davanti a me il risparmiatore perfetto e di descriverlo: una persona a cui non interessa il gioco dello status sociale, che non si lascia influenzare dalle false apparenze dei social, che si fa bastare poco ma che non vive per questo infelice, usa i soldi con parsimonia solamente per quello che lo fa veramente sentire felice, mentre il resto che gli rimane lo investe automaticamente in fondi passivi indicizzati, dopo aver costruito un piccolo fondo d’emergenza per dormire sogni tranquilli. Ecco, ora pensa di seguire questo esempio per 40 anni o anche solo 20 anni, sarai in una situazione molto migliore della maggior parte della popolazione.
Un male molto comune
Non pensare che la “Lifestyle Inflation” colpisca solo chi ha un lavoro onesto, questo fenomeno colpisce molto anche i cosiddetti colletti bianchi, dove, di nuovo per impressionare persone a cui in realtà non frega nulla, managers o affermati dipendenti vivono busta paga dopo busta paga, arrivando sempre al limite alla fine del mese per riuscire a riprendere finalmente una boccata d’aria. È una cosa molto triste non trovi? Gente con stipendi da 200k-300k che potrebbe andare in pensione a 45-50 anni ma continua ad aumentare il proprio stile di vita solo per emulare quello che dei colleghi o “amici” attorno a loro stanno facendo. Queste persone affermate nel loro campo, brillanti, pronte a lavorare anche 60 ore alla settimana per quell’importante progetto da finire assolutamente entro quella data prestabilita arbitrariamente in anticipo, non riesco a vedersi dall’esterno e a capire che la vera, unica, grande risorsa che un persona veramente ricca ha non è la nuova auto o il completo di Valentino o la vacanza a Sant Moritz ma il tempo.
Un semplice trucco mentale per non cadere nella trappola
Io sono quasi del tutto certo che se questo genere di persone ogni volta che facessero un acquisto invece di vedere una etichetta col prezzo, vedessero scritto quanto tempo sotto il loro controllo abbiano perso, cambierebbero istantaneamente il loro modo di spendere i soldi. Perché é questo il punto, caro lettore: o spendi soldi per avere una vita da “ricco” che continua ad avere grane sul lavoro, stress, mancanza di sonno e poco tempo da dedicare ai tuoi progetti personali o passioni fino alla pensione oppure puoi fare la vita da persona umile ma mai infelice o taccagna che però potrà ancora godersi la vita quando andrà in pensione.
I soldi e il tempo
Se non hai capito esattamente come il tuo essere formichina e non cicala ti aiuti ad avere più controllo della tua vita, te lo spiego volentieri qui.
Lancio subito la bomba: una persona che riesce a risparmiare 2’500 al mese (30’000 all’anno) e li investe ogni anno, in 25 anni può andare in pensione con un vitalizio mensile di 4’000 al mese, senza mai intaccare il suo patrimonio, può cioè vivere solamente di interessi. Questo significa che per un ragazzo di 25 anni che si abitua ad avere poco e riesce fin da subito a risparmiare quella cifra, a 50 anni potrà già godersi la pensione a vita, senza neanche pensare a quello che gli verrà dato dal governo (sempre che arrivi qualcosa, grazie boomers). Non è eccezionale? E sapete una cosa? Se risparmi di più e quindi investi di più vai ancora prima in pensione. Questo è l’interesse composto. Nota bene che parlo di 25 anni, non di 5, e sarebbe ancora più grande la capitalizzazione (accrescimento del patrimonio) se l’orizzonte temporale fosse più lungo, magari 40 anni. Ma praticamente nessuno vuole andare in pensione a 65 anni con svariati milioni, tutti vogliamo essere ancora decentemente in forma per goderci i soldi.
Conclusione
In questo breve articolo abbiamo parlato di cosa è la inflazione dello stile di vita: chi colpisce, la giusta mentalità per non cadere trappola di essa e infine come svoltare completamente le proprie abitudini di spesa, usando il paragone del tempo. Spero che questo articolo ti aiuti a non cadere nella trappola della lifestyle inflation e che ti abbia aperto un nuovo modo di vedere il tuo rapporto con i soldi e come meglio usarli. Ci vediamo nel prossimo articolo, a presto!